Luglio 1978. Il primo spettacolo che ho fatto non me lo ricordo. Lo raccontano i miei parenti.
Avevo solo due anni e mezzo.
Mio padre libera un maialetto in cortile e io comincio a inseguirlo. Cado, mi rialzo e riparto finchè dopo giri infiniti acchiappo il maialetto alle zampe posteriori senza mollarlo più.
Le strilla del maialetto si mescolano alle risate dei miei parenti.
Chissà se un bambino così piccolo sviluppa già il gusto dell’esibizione, chissà…
Ero un bambino vivace, dinamico e curioso. Non conoscevo la noia e mi inventavo di tutto per divertirmi.
Forse per natura, forse per condizione, ero un bambino anche prepotente e aimè a volte violento.
Avevo 4 anni scarsi e mio padre, preoccupato, interviene severamente nella mia educazione.
Il risultato lo ottiene, giustamente, ma la mia esuberanza si trasforma in timidezza.
Timidezza che mi accompagnerà fino all’adolescenza, quando lo sport e le attività di gruppo in oratorio risveglieranno le mie esuberanze creative, la prepotenza diventerà perseveranza e la violenza determinazione.
Gennaio 1991. Il secondo spettacolo me lo ricordo bene. Avevo 16 anni scarsi. Con gli amici dell’oratorio. Nel Teatro Don Orione ambientiamo lo spettacolo in un manicomio e mettiamo in scena vari personaggi del paese (Selargius). Le risate del Teatro Don Orione strapieno me le ricordo ancora. Si accende un fuoco dentro me.
Ma la mini-compagnia si smonta presto. Ognuno prende la sua via.
Io non ci sto!
Con un altro nuovo gruppo di amici creiamo un musical, ma faccio solo da attore e rapper. Non mi piace. Devo scrivere io.
Anche quella mini-compagnia si ferma lì.
Io no! Io fermento dentro. Continuo la mia vita lasciando che quel tizzone non si spenga del tutto.
In oratorio partecipo a un corso di costruzione dei burattini con il burattinaio Roberto Brughitta. Costruisco il burattino ispirato a un mio amico. Lo chiamo Sperebeo. Mi diverte, ma arrivato a casa lo butto via. Mia madre lo salva mettendolo in un armadio.
Non ho molta voglia di studiare. Provo a lavorare. Vendo enciclopedie porta a porta. Per 3 mesi. Mi prendono a pesci in faccia, mi scambiano per testimone di Geova, ma il mio capo è molto in gamba e mi insegna che la comunicazione capovolge le situazioni peggiori. Vendo un po ‘di enciclopedie, mi faccio due soldi per partire a Parigi con i miei amici.
Butto le enciclopedie e mi iscrivo a scuola determinato a concludere velocemente.
Mi diplomo come Perito Edile.
Butto le squadrette e parto a fare il militare. Prima nei Parà a Firenze e Pisa poi alla Brigata Sassari a Cagliari.
Butto le armi e mi iscrivo in Scienze Politiche. Mi piace, ma voglio lavorare.
Butto i libri e mi metto a vendere polizze vita. Ne vendo una decina, ma è dura.
Butto le assicurazioni e provo a fare il macellaio. Se imparo non devo neanche investire per aprire la mia impresa. Eredito quella di mio padre. Che fortuna!
Ma la fiamma più accesa è sempre quella dello spettacolo!
Butto i coltelli e parto a fare l’animatore: BOOM !
Nel villaggio di giorno faccio l’animatore di contatto e la sera il cabaret. La truccatrice mi trasforma in Ornella Vanoni prima e Renato Zero poi. Adesso si che mi sento bene.
Ma si guadagna poco e dopo soli due mesi mi viene proposto un lavoro simile : animatore socio-culturale.
Prova di un mese e assunzione immediata con la Cooperativa “Impara con noi”. Sono vicino a casa, ho la busta paga e faccio un lavoro che mi piace . Sto bene e nel mentre studio per ottenere la qualifica ministeriale.
Questo lavoro durerà 5 anni. Bellissimi!
In questi anni vengo inviato ad animare diversi centri dell’hinterland cagliaritano tra i quali un centro dall’elevato tasso di disagio sociale e familiare. In questo Centro, i casi sono davvero disperati e tutte le mie tecniche, il mio entusiasmo, la mia esperienza non servono a nulla. Questi bambini non reagiscono positivamente a nessuna attività . Nella disperazione provi con il pallone, che in Italia ti salva sempre. Nulla da fare! Apro un armadio del centro e trovo un teatrino di burattini con due personaggi. Un contadino e sua moglie. Monto il teatrino, impugno i burattini e inizio a improvvisare. Silenzio. Apnea. I bambini sembrano narcotizzati. Continuo. Rientro a casa: “Mamma, dov’è Sperebeo?”
La settimana successiva mi presento con Sperebeo e con una nuova storia. Scrivo per loro e mi diverto da morire. Soprattutto la mia collega si diverte.
Penso: se i burattini battono il calcio qui ci scappa il business.
Compro un’enciclopedia dei burattini, un po’ di personaggi, un impianto audio-luci e inizio a fare spettacoli nelle feste di compleanno. In una festa di due ore guadagno come una settimana di animazione.
Mi licenzio!
“Sei un pazzo”
“Sei un folle”
“Finirai in strada come un barbone”
“Ma cercati un lavoro serio”
Queste sono le frasi più gentili che amici e parenti mi hanno riservato.
Non finirò mai di ringraziarli per l’energia che hanno provocato dentro me. Un po’ di cattiveria sociale serve a dare forza.
Dicembre 2002, apro la partita iva per fare spettacoli dappertutto!
“Sei un irresponsabile!”
“Ma lo sai quante tasse si pagano?”
“Ma perché non fai il macellaio con tuo padre?”
“Fai ridere!”…e meno male, perchè le risate pagano.
Nel frattempo studio e partecipo a corsi nazionali e internazionali.
Drammaturgia con Gabriele Ferrari (Torino), Teatro Fisico con Paola Giusti (Argentina), Costruzione del pupazzo cinematografico con il Teatro di figura Umbro (Perugia), Regia nel Teatro d’animazione con Matthias Tragger (Germania), Manipolazione dei burattini con Walter Broggini (Torino), Costruzione dei burattini con Natale Panaro (Asti), l’Attore e la Maschera nella Commedia dell’Arte con Fabio Mangolini (Ferrara), la scuola internazionale di Commedia dell’Arte con Malaky Bogdanov (Inghilterra), Training e Script analisys con Michael Margotta (Usa), Metodo di recitazione Maisner con Anna Maria Cianciulli (Firenze), Metodo di Recitazione Stanisvlasky con Coco Leonardi (Argentina), La Marionetta Fondamentale con Stephen Motram (Inghilterra), Tecniche di cabaret con Katia Beni (Firenze), La Dinamica del Corpo Espressivo con Helenne Pirenne (Belgio), Tecniche di ventriloquia con Tom Crowl (Usa) , Stand up Comedy con Filippo Giardina (Roma) , Psicologia della Stand up Comedy con Dario Benedetto (Torino).
Riesco a entrare nei circuiti teatrali, acquisto un impianto audio luci professionale e faccio costruire burattini professionali. Scrivo uno spettacolo all’anno e comincio a girare la Sardegna a proporre i miei spettacoli alle pro loco, ai comuni e a tutte le entità organizzative.
Butto le feste private e faccio solo spettacoli pubblici.
Pochi comuni sardi non hanno visto i miei spettacoli.
Entro nei mercati nazionali e vinco diversi premi.
Nel 2009 il mio spettacolo viene selezionato per rappresentare l’Italia a Washington.
Nel 2011 registro il settecentesimo spettacolo da professionista.
Negli States conosco la ventriloquia e capisco che è la nuova strada da seguire.
I burattini non funzionano in TV, ma solo dal vivo. Il ventriloquo funziona anche in Tv perché mette in relazione diretta e sullo stesso piano l’attore e il pupazzo.
Inizio a studiare anche ventriloquia.
Nel mentre parto in Svizzera con un amico. Apriamo un altra partita iva per fare spettacoli in terra straniera.
Nel Gennaio 2012 mi presento a Milano per le selezioni di Italia’S Got Talent. Supero il provino alla grande e mi presento di fronte ai giudici. Quello che succede sul palco di Canale 5 esalta la mia performance e accelera la mia carriera .
La popolarità di Canale 5 mi facilita l’accesso alla trasmissione di Cabaret nell’emittente regionale di Videolina con il famoso gruppo comico “La Pola”.
Butto la Svizzera e per un paio d’anni lavoro in TV con il gruppo “La Pola”.
Una cinquantina di puntate televisive sono un’enorme occasione di formazione e soprattutto di popolarità regionale.
Butto i burattini e punto tutto sul cabaret con l’utilizzo della ventriloquia.
Nel 2015 vinco il Premio nazionale del cabaret “Charlot Web” a Salerno e altri 3 premi al Festival nazionale di Cabaret “Facce di bronzo” di Caserta.
Entro a tambur battente nel cartellone degli spettacoli delle feste paesane sarde ed era quello che sognavo da tempo.
La Sardegna non ha una grande storia teatrale, ma una cultura di feste paesane da fare invidia al mondo. Feste religiose, civili e sagre di ogni tipo.
Portare i miei spettacoli nei palchi di queste feste è stato meraviglioso e mi ha consentito di avvicinare al mio mondo un pubblico che non ci si sarebbe mai approcciato.
Sono stati 7 anni fantastici in giro per la mia terra e circa 200.000 persone hanno visto i miei personaggi dal vivo. Anni in cui assieme al teatro e al cabaret inizio anche la produzione musicale.
Non avrò mai abbastanza parole per ringraziare la mia terra! Ma come avrete intuito leggendo la mia storia, conquisto, butto e vado avanti…
Nell’estate 2020, il comico romano Maurizio Battista mi invita a partecipare alla trasmissione di cabaret “Ma veramente” che viene mandata in onda su Comedy Central. Un Giro d’Italia della risata insieme a comici che rappresentano regioni del bel Paese trai quali, Dado, Paolo Migone, Alberto Farina e Nello Iorio.
P.S. Dimenticavo di dirvi che dal 2015 ho creato il Comic Lab, un laboratorio di sperimentazione delle tecniche del linguaggio comico. Dal 2020, con i 7 allievi più motivati ho costituito la compagnia “Gli Idioti Intelligenti”…e ne sentirete parlare!