NONNA VITALIA

NONNA VITALIA

Nonna Vitalia parla solo in Sardo, per cui anche stavolta parlo io.

Chi è Nonna Vitalia?

E’ mia nonna materna, originaria di Villamar, un piccolo centro del medio Campidano in Provincia di Cagliari.

Nata e cresciuta in pieno ventennio fascista, ha vissuto la povertà e la fame.

Madre di 8 figli e moglie di Pastore, è portatrice sana delle vicissitudini della società agro-pastorale sarda.

Devota al risparmio e al sacrificio, non ha mai privato nessuno del suo sorriso e della sua dolcezza.

Fortemente religiosa e amante degli animali, non disdegnava però, macellare le galline per pura sopravvivenza.

Da bambino ero molto dinamico e anche irrequieto. Mia madre non riusciva a gestire la mia iperattività, ma per mia fortuna potevo andare da mia nonna quando volevo. Sono praticamente cresciuto a casa di Nonna.

Viveva in periferia, ai limiti della campagna. Lei mi lasciava libero.
E io potevo correre in bicicletta e giocare a pallone con gli amici.

Mi preparava la colazione con latte e biscotti oro saiwa, il pranzo con le uova delle sue galline e gli spaghetti olio e aglio. A metà sera il panino con mortadella o con nutella..le vaschettine.
E quando mi voleva corrompere mi regalava una caramella Rossana.

Sempre dolce e gentile, ha permesso alla mia personalità di svilupparsi liberamente.
Mi chiamava “DanieliContu”, tutto attaccato. Mi chiamava per nome e cognome perchè in famiglia c’è un altro Daniele.

Non vi racconterò troppe cose, perchè le vivrò sul palco, ma vi posso garantire che il pupazzo realizzato da Manfred Werner (Danimarca) è uguale a lei e ogni volta che la guardo mi viene buon umore.

Ma la sua umanità e a sua religiosità nascondono comunque un lato contrapposto: l’opportunismo! E su questa bilateralità ho fondato la comicità teatrale di questo personaggio.

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